Blog di cultura del cibo, stile di vita e turismo enogastronomico

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lunedì 12 novembre 2007

Château Margaux 2000 - "Premier Grand Cru"


Lo Château Margaux è un campo viticolo tra i più famosi al mondo con una superficie di 262 ettari nel Médoc, situato in denominazione AOC Margaux nel comune di Margaux. Produce uno dei vini di Bordeaux più prestigiosi che porta questo stesso nome.
Il castello è di stile palladiano ed è stato costruito tra 1810 e 1816. È l'edificio di architettura neoclassica più importante del bordolese.
È stato concepito dall'architetto Louis Combe su quattro livelli. Le cantine, di una lunghezza di 100 metri e di una larghezza di 23 metri, possiedono una bella ossatura di quercia sostenuta dalle colonne doriche.

Château Margaux è un "Premier Grand Cru" secondo la classificazione ufficiale dei vini di Bordeaux del 1855 insieme a Château Lafite Rothschild, Château Latour, Château Mouton-Rothschild e Château Haut-Brion.

Nel 1879, Federico Pillet-Will acquista il vigneto di Château Margaux che apparteneva agli eredi del banchiere Alexandre Aguado. Investe somme considerevoli per rilanciare la proprietà, ma i suoi sforzi sono annientati dalla fillossera. È allora che egli lancia il concetto di secondo vino creando il “Pavillon Rouge de Château Margaux”.
Nel 1977, André Mentzelopoulos acquista e restaura tutta la proprietà. Questi investimenti segnano il ritorno di Château Margaux tra i Premier Grand Cru. Inseguendo il programma di investimento definito da suo padre, Corinne Mentzelopoulos, negli anni che seguono la scomparsa di André, cerca di fare fronte all'esplosione della domanda per i grandi vini di Bordeaux a partire da 1982. Si associa quindi, nel 1990, alla famiglia Agnelli che detiene la maggioranza, col 75% del capitale di Château Margaux. Questa associazione durerà fino al 2003, data del decesso di Giovanni Agnelli.
Il gruppo italiano rivende allora le sue parti a Corinne Mentzelopoulos che ridiviene l'unica azionista dello Château. Il prezzo del riscatto sarebbe stato di 350 milioni di euro. Attualmente, Corinne Mentzelopoulos conduce Château Margaux con l'aiuto dell’enologo Paul Pontallier.

I Terreni
I suoli sono costituiti dai graves günziennes medi e fini, di origine garonnese e di un spessore da 4 a 11 m. In alcuni casi le graves si mischiano con argille. Negli strati più bassi, si trovano delle zone calcaree.

I vigneti
Le vigne a bacca rossa coprono 87 ettari per una produzione annua che rasenta le 200.000 bottiglie. Sono composte per il 75% di cabernet-sauvignon, per il 20% di merlot, e per il 5% di cabernet-franc e petit verdot. 12 ettari sono invece piantati a sauvignon blanc destinato al vino bianco “Pavillon Blanc”.

I vini
Oltre a “Château Margaux” si produce anche un secondo vino, il “Pavillon Rouge de Château Margaux”, così come un vino bianco chiamato “Pavillon Blanc” che non può avere l'appelation Margaux, ristretta ai vini rossi. Possiede un denominazione AOC Bordeaux generica dunque.

I grandi millesimati
Tra i più recenti, i migliori millesimati sono 2005, 2003, 2000, 1996, 1990, 1989, 1983 e 1982. Dei millesimati leggendari che hanno fatto la storia e la fortuna di Château Margaux sottolinerei il 1900, 1928, 1937, 1945 e soprattutto l'eccezionale 1961, “un vino costruito per l'eternità".

Aneddoti
Ernest Hemingway amava talmente il vino di Château Margaux, che chiamò sua figlia Margaux Hemingway, e non Margot.

Degustazione
Preambolo: Ogni Sommelier che fa il suo lavoro con passione, come credo sia il caso mio, spera, nella sua vita lavorativa, di avere una serata come quella capitatami qualche sera fa. Un cliente (da solo) ormai abituale, Sig. N., sfogliando la carta dei vini richiama la mia attenzione e mi dice:”Questa sera vorrei bere bene, mi può aiutare nella scelta del vino?” “Molto volentieri” rispondo, tanto più che vedo che sta sfogliando la carta nelle pagine che riportano vini rossi di Bordeaux. “Vorrei un Premier Gran Cru, tra le annate che avete in carta, quale mi consiglia?” ……e sorride. “Ci sono grandi annate in carta e variano anche da Château a Château, ma il 2000 è sicuramente per tutti un grande comune denominatore”. E mentre parlo sento che mi viene l’acquolina in bocca. “Lei quale Château preferisce?”, continua… “I miei preferiti sono Latour e Margaux, senza togliere nulla agli altri. Purtroppo non abbiamo in carta Latour 2000, anche se il ’99 e soprattutto il ’96 sono vini meravigliosi. Credo che Margaux 2000 però sia un’esperienza unica…” Non ho ancora finito di parlare e lui dice “Bene, vada per quello!”.

Sensazioni
E’ sempre difficile avvicinarsi a un bicchiere di Château Margaux perché ci si aspetta sempre il massimo, l’irripetibile, l’eccelso; ma questo vino ogni volta ci ripaga con gli interessi, spiegandoci in modo tangibile il perché della sua fama. Agli occhi appare subito molto concentrato nel colore e di trama fitta. Al naso si apre potente con una gamma di profumi elegantissimi e di grande classe e finezza: viole, cassis, mirtilli, liquirizia, per lasciare spazio a note minerali di grafite e goudron.
Risalta una grande dolcezza dei profumi marcata da legni nuovi. In bocca è meraviglioso con un primo impatto deciso e avvolgente per poi cedere il passo alla leggendaria eleganza e finezza tipiche di questo vino che anche se supportate da questa struttura vigorosa non mancano di mostrarsi come il più tipico dei marchi di fabbrica dello Château.
Si dimostra muscoloso più di altre annate, i tannini sono più dolci e levigati del solito, segno di una vinificazione più moderna, l’acidità sostiene il tutto donando nervo a questo piacere liquido che in bocca finisce con una dolcezza paradisiaca che sembra interminabile. Un prodigio! Fenomenale! Superbo! Uno dei più grandi vini in assoluto che ho avuto il piacere di assaggiare in vita mia. Forse non sarà il vino fatto per l’eternità del 1961, ma è sicuramente la migliore annata della gestione Mentzelopoulos/Pontallier e una delle più grandi di sempre.
Château Margaux conferma ancora una volta che ripaga con gli interessi tutte le aspettative e ora posso dire che i 100/100 di Parker e di Wine Spectator sono meritatissimi. E’ stato imbottigliato nel novembre 2002, dopo più di 2 anni di affinamento in barili.

Vitigni
80% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot, 7% Petit Verdot e 3% di Cabernet Franc. Per inciso il Sig. N. mi ha lungamente ringraziato della scelta fatta e ha lasciato anche 1/4 della bottiglia per poterla riassaggiare. Che Dio la benedica sempre e ovunque e grazie per i piaceri che mi ha fatto provare!

Alessandro Monti

giovedì 27 settembre 2007

L'Officina di Borso d'Este - Ferrara fino al 6/01




COSMÈ TURA E
FRANCESCO DEL COSSA L'arte a Ferrara nell'età di Borso d'Este

Fino al 6 gennaio 2008 il Palazzo dei Diamanti e Palazzo Schifanoia, ospitano una importantissima mostra dedicata all'arte a Ferrara ai tempi di Borso d'Este, signore di Ferrara dal 1450 al 1471 d.C.

Tanti gli artisti tra i quali spiccano i due più eccentrici: Cosmè Tura e Francesco del Cossa e numerose le opere tra pitture, sculture, miniature e arredi.

Palazzo dei Diamanti

Corso Ercole I d'Este, 21
Ferrara

Palazzo Schifanoia

Via Scandiana, 23
Ferrara


Tel. 0532244949



Ove allietare il palato e rifocillarsi


Il Ristorante
Quel Fantastico Giovedi - Prezzo medio 40 euro vini esclusi
Situato nel centro storico, potrete gustare piatti tradizionali, sapori locali, preparazioni in base a nuove tendenze, il tutto creato dalla fantasia dello chef Gabriele Romagnoli.
Giorno di chiusura mercoledi
Ferrara (FE) - via Castelnuovo, 9 - tel 0532760570

Il Ristorante - Wine Bar (nello stesso corso della mostra)
Don Giovanni - La Borsa - Prezzo medio 60 euro vini esclusi
All'interno di un palazzo settecentesco, vicino al Palazzo dei Diamanti, sia ristorante che wine bar. Sarete accolti da Pierluigi Di Diego (chef che potrete seguire nelle sue preparazioni nella cucina a vista) e da Marco Merighi, maitre e sommelier.
Giorno di chiusura domenica sera e lunedi - aperto solo la sera
Ferrara (FE) - corso Ercole I d'Este, 1 - tel 0532243363

lunedì 24 settembre 2007

Trofie alle vongole veraci


Premessa: per eliminare l'eventuale sabbia contenuta all'interno delle vongole, sarebbe opportuno farle "spurgare" in acqua fredda con aggiunta di sale, per circa un'ora.

Ricetta per 4 persone. Ingredienti:

  • 1 kg di vongole veraci
  • 350 g di trofie
  • olio extravergine d'oliva
  • 1 spicchio d'aglio,
  • peperoncino, prezzemolo q.b.

Difficoltà: facile - Tempi di preparazione: 30 minuti

Laviamo le vongole e poniamole in una padella asciutta e scaldata sul fuoco fino a loro completa apertura.
Sgusciamo i molluschi lasciandone qualcuno con il guscio per decorazione, quindi raccogliamo e filtriamo l'acqua di cottura.
Ora mettiamo sul fuoco un tegame o padella con l'olio extravergine d'oliva e 1 spicchio d'aglio e lasciamolo scaldare appena; uniamo le vongole con il loro sughetto a fuoco vivace per 3 minuti circa.
Nel frattempo avremo fatto lessare in acqua salata le trofie (che se desiderate fare in casa trovate la ricetta cliccando qui) e una volta cotte, facciamole saltare nel tegame o in padella con il condimento.
Aggiungiamo il prezzemolo ed il peperoncino a vostro piacimento e consumiamo questa ricetta semplice ma gustosa in buona compagnia.




Vini consigliati:
Elba bianco
Greco di Tufo
Roero Arneis
Salice Salentino bianco
Sancerre F
Solopaca bianco
Trentino Nosiola
Vermentino di Sardegna

domenica 23 settembre 2007

Prepariamo le trofie in casa

Ormai possiamo trovare delle discrete paste fresche in commercio.
La mancanza di tempo ci fa preferire questa soluzione alla cara, vecchia "pasta fatta in casa".
Ci siamo resi conto che fare la pasta fresca da noi non è poi così difficile, sopratutto con una buona ricetta e consigli utili per la preparazione e anche qualche trucco per una maggiore riuscita. Proviamo per credere!

Cominciamo con le intramontabili trofie, partendo dalla ricetta tradizionale genovese, poi proseguiremo con altri generi di pasta.

Ricetta per 4 persone.
Ingredienti base:
  • 320 g di farina,
  • acqua tiepida,
  • sale.

Difficoltà: media Tempi di preparazione: 40 minuti

Versiamo la farina a fontana sulla spianatoia, disponiamo all'interno l'acqua, un pizzico di sale e impastiamo bene il tutto facendo attenzione a non esagerare con l'acqua perché l'impasto deve risultare piuttosto duro, uniforme e liscio.
Stacchiamo piccoli pezzi di impasto, grandi poco più di un cece e con le dita (indice e medio), strofiniamoli velocemente sulla spianatoia per ottenere tante piccole spirali.
A questo punto facciamo riposare le trofie sulla spianatoia infarinata per 20/30 minuti circa e poi cuociamole in abbondante acqua salata bollente, scolandole man mano che vengono a galla.

Esistono poi tante varianti dovute a gusti, adattamenti, usanze regionali. C'è chi aggiunge della crusca (20 grammi) oppure un uovo o utilizza farina di grano duro. Sperimentare sappiamo che in cucina è non solo fondamentale ma anche...gustoso.

E le trofie colorate che ci è capitato di vedere qualche volta? Un'altra variante che otterrete con l'aggiunta di verdure utilizzate come colorante, che però rende l'impasto molle; ma sarà sufficiente aumentare il quantitativo di farina per dare la consistenza voluta. Aggiungiamo all'impasto di base 25 g di spinaci, lessati, strizzati e tritati finemente.

Ad ognuno insomma il suo gusto, e con l'esperienza chissà che non sarete voi a suggerirci qualche modifica alla nostra ricetta.

Alla prossima ricetta!

martedì 18 settembre 2007

Insalata di Mare


Ricetta per 4 persone. Ingredienti:

  • 1 kg tra cozze e vongole,
  • 300 g di seppie,
  • 300 g di calamari,
  • 200 g di gamberetti,
  • 500 g di polipo,
  • sedano, cipolla, carota, basilico, prezzemolo, aglio, 1 dado per cuocere il pesce
  • olio, limone, aglio, peperoncino, prezzemolo come condimento

Difficoltà: facile Tempi di preparazione: 1 ora (40' di cottura)


Dopo aver pulito il pesce, bollite il polipo con vari odori (sedano, cipolla, carota, aglio, prezzemolo, basilico) e 1 dado, meglio se di carne, per 40 minuti circa.
A metà cottura (20 minuti circa) aggiungete le seppie ed i calamari.
Gli ultimi 5 minuti di cottura aggiungete i gamberetti sgusciati.
A parte, pulite le vongole e le cozze sotto acqua corrente, mettetele in una pentola sul fuoco senza aggiungere acqua fino a quando i gusci non saranno aperti, poi sgusciate.
Quando il resto del pesce è arrivato a cottura scolatelo e tagliatelo ad anelli o striscioline, aggiungete le vongole e le cozze e condite con olio extravergine di oliva, il succo di un limone, aglio a pezzetti o schiacciato, peperoncino e prezzemolo in base ai vostri gusti.
Servite il pesce in ciotoline o adagiato su piatti di portata su un letto di insalata.
Decorate, se volete, con dei sottaceti e olive, oppure con delle alici fresche marinate.

Lo Chef Maurizio Barni


Vini consigliati:
Taburno Falanghina
Val di Cornia bianco

domenica 16 settembre 2007

Pollo alle olive nere



Ricetta per 4 persone. Ingredienti:

  • 1 pollo del peso di 1 kg. circa,
  • 3 pomodori maturi,
  • 3 peperoni,
  • 3 zucchine,
  • 100 g di olive nere snocciolate,
  • alcune foglie di basilico,
  • 1/2 bicchiere di olio di oliva
  • sale e pepe q.b.
Difficoltà: facile Tempi di preparazione: 1 ora e 30 minuti (60' di cottura)

Tagliate il pollo in 8 pezzi, mettetelo in una padella capiente con l'olio e fatelo dorare su tutti i lati.
Aggiungete sale e pepe a piacimento.
Aggiungete i peperoni tagliati a fettine molto sottili, le zucchine e i pomodori tagliati in 4 parti.
Mescolate bene il tutto, aggiungete le foglie di basilico, coprite la padella con un coperchio e fate cuocere a fuoco dolce per 45 minuti.
A cottura quasi ultimata aggiungete le olive nere, lasciate il tutto per ancora 5 minuti sul fuoco e poi servite.
Buon appetito!


Vini consigliati:
Torgiano bianco riserva
Vernaccia di San Gimignano riserva

martedì 4 settembre 2007

Dal primo settembre al 28 ottobre 2007 Paul Campani a Modena


Dal 1 settembre al 28 ottobre il Foro Boario di Modena ospita una grande mostra sul disegnatore Paul Campani, il “papà” di Carosello.

Dagli esordi con gli albi a fumetti più popolari d'Argentina fino ai disegni animati che hanno segnato l'immaginario collettivo degli italiani.

Foro Boario
Via Bono Da Nonantola
Modena

Ove allietare il palato e rifocillarsi

Il Ristorante
Erba del Re - Prezzo medio 55 euro vini esclusi
In centro città tra quadri d'autore e piatti della tradizione dello chef Luca Marchini.
Giorno di chiusura lunedì a pranzo e domenica
Modena (MO)- via Castel Maraldo, 45 tel 059218188

La trattoria
Enzo - Prezzo medio 30 euro vini esclusi
sapori autentici della cucina modenese
Giorno di chiusura lunedì
Modena (MO)- via Coltellini, 17 tel 059225177

giovedì 30 agosto 2007

Casarecce salsiccia e aceto balsamico



Ricetta per 2 persone. Ingredienti:

  • 140 g di casarecce,
  • 125 g di pomodorini maturi,
  • 100 g di salsiccia fresca,
  • 1/4 di cipolla,
  • 20 g di burro,
  • 1 cucchiaio di aceto balsamico,
  • sale e pepe q.b.
Difficoltà: facile Tempi di preparazione: 25 minuti

Tritate la cipolla, pelate e sminuzzate la salsiccia fresca e fate rosolare il tutto per qualche minuto con il burro in padella, quindi unite i pomodorini tagliati almeno a metà, insaporite con sale e pepe a piacimento e fate proseguire la cottura a fuoco vivace per altri 10 minuti.
Nel frattempo cuocete la pasta in acqua salata, scolatela al dente e fatela mantecare in padella con il condimento e l'aceto balsamico.
Aggiungete del parmigiano se lo gradite e servite.
Buon appetito!


Vini consigliati:
Cesanese del Piglio "Dives" 2004 Cantina Marcella Giuliani -Anagni (FR) O.P. Bonarda Frizzante 2005 - Vanzini - San Damiano al Colle (PV)

lunedì 20 agosto 2007

CORTON-CHARLEMAGNE 1995 Grand Cru Domaine des Héritiers Louis Jadot


Introduzione alla degustazione:
Vino bianco della Côte de Beaune, proveniente dalla collina di Corton, tra Aloxe-Corton e Pernard-Vergelesses. I vigneti di Chardonnay occupano la parte più alta della collina con esposizione sud e ovest, dove vengono dilavati i detriti della falda in pietra calcarea soprastante, tanto che il suolo bruno marnoso è chiazzato di bianco. Non bisogna pensare che questa sia una dimora storica per lo Chardonnay, infatti questo vitigno ha sostituito altri soltanto da un centinaio d'anni. Il vino che si produce è generalmente imponente, a volte superlativo e nelle annate migliori e nelle versioni migliori rivaleggia col Montrachet. Louis Jadot è proprietario di 2 ha di viti a Corton-Charlemagne. La produzione è molto limitata ed è considerata come un piccolo gioiello di casa Jadot.

Degustazione:
Si presenta giallo dorato, limpido e brillante. All'inizio i profumi sembrano molto lievi con note di fieno secco e una tostatura appena percepibile. Dopo qualche minuto però rivela un bouquet di tutt'altra stoffa: pesche bianche mature, erbe aromatiche essiccate, spezie, mandorle tostate, affumicatura, mineralità. In bocca rivela grande complessità: è secco, abbastanza caldo, sapido morbido con un'inaspettata freschezza. Bel corpo e finale lunghissimo che riporta in sequenza sentori di mandorle tostate, affumicatura e zolfo. Decido di riassaggiarlo dopo qualche minuto e al naso le note della frutta sono scomparse: a temperatura di un paio di gradi maggiore rivela ancora di più sensazioni tostate e minerali. Corrisponde tutto all'assaggio e il finale è ancora lunghissimo e fine. Nonostante la buona acidità, è un vino maturo, che sta esprimendo tutta la sua eleganza e finezza di gentleman navigato.

Provatelo e godetevelo con un branzino in crosta di mandorle con verdure di stagione croccanti e salsa di arance e zenzero, oppure con un formaggio Perail della Linguadoca di 20-25 giorni.

Alessandro Monti

Alessandro Monti

Il sommelier di Mangiando si presenta ai lettori

Alessandro Monti, 40 anni, ragioniere pentito e convertito all'enogastronomia.
Dopo 8 anni di scrivania e conti nel 1995 un drastico cambiamento: apro un ristorante, con mia moglie in cucina ed io in sala.
Ci appassioniamo e arrivano le prime soddisfazioni, di critica e clientela.

Nel 1998 nasce Matteo, nostro figlio e il lavoro comincia a diventare pesante, non è facile condividere il tempo per il figlio e un lavoro che impegna 24 ore su 24.

Secondo cambiamento:
nel 1999, sempre con mia moglie, decidiamo di collaborare (in partecipazione) all'apertura di un agriturismo e di gestirlo. Due anni intensi e gratificanti.
Intanto la passione per il vino e la gastronomia prendono il sopravvento: leggo, studio, divento sommelier e mi accorgo che più imparo e più si aprono orizzonti da esplorare. Nasce una nuova passione per i formaggi, che naturalmente necessita di nuove erudizioni, e giù a capofitto...

Dopo qualche mese di lavoro alla "Locanda del Gambero Rosso" a S. Piero in Bagno, la grande folgorazione: il "Ristorante Paolo Teverini" a Bagno di Romagna.
Un tempio della cucina, una carta dei vini monumentale e un carrello dei formaggi da sogno. Inizio ad assorbire come una spugna da Paolo Teverini, che in quanto a cultura enogastronomica (e non solo), non è secondo a nessuno. Sono passati più di 5 anni e sono ancora qui, tra piatti raffinatissimi, più di 2000 etichette di vini da tutto il mondo, e 35-40 formaggi nel carrello.

E' nata anche una figlia, Olivia che ha quasi 4 anni.
Il mio bagaglio di nozioni si è notevolmente arricchito anche se c'è ancora tanto da imparare. Ho partecipato a tantissime degustazioni di vini e formaggi e l'anno scorso ho partecipato a Roma alla finale a 8 tra i migliori carrelli dei formaggi nei ristoranti italiani (Premio Caseus).

Se volete, mi troverete qui a Bagno di Romagna nel "Ristorante di Paolo Teverini". Chiedete di me al momento della prenotazione e presentatevi come lettori di Mangiando, Vi consiglierò al meglio per un buon vino o un gustoso piatto di formaggi.

Vi aspetto, ciao
Alessandro Monti

sabato 28 luglio 2007

Crostata di confettura


Ingredienti:

  • 250 g di farina
  • 150 g di burro
  • 150 g di zucchero
  • 20 g di lievito per dolci
  • 1 bustina di vanillina
  • 1/2 bicchierino di liquore Strega
  • 2 rossi d'uovo + 1 uovo intero
  • confettura a piacere

Difficoltà: media Tempi di preparazione: 60 minuti

Per la pasta frolla:
mettete la farina a fontana su di un piano di lavoro, unite i rossi d'uovo e l'uovo intero, il burro ammorbidito a temperatura ambiente, la vanillina, il lievito per dolci, lo Strega e lo zucchero.
Amalgamate il tutto fino ad ottenere un impasto compatto, avvolgetelo in un tovagliolo di cotone e mettetelo in frigo per 30 minuti.


Imburrate ed infarinate uno stampo per dolci (preferibilmente con il lato apribile o i semplici stampi in alluminio), stendete la pasta frolla e mettetela nello stampo, unite la confettura e, se volete, guarnite con striscioline della frolla rimasta.
Mettete a cuocere in forno alla temperatura di 180° per 35 minuti.

Lo Chef Maurizio Barni


Vini consigliati:

Moscato d'Asti

sabato 21 luglio 2007

Risotto ai funghi porcini

Nasce l'angolo delle ricette di "mamma Michela", ricette gustose da preparare ogni giorno per i propri cari..


Ricetta per 4 persone. Ingredienti:
  • 300 g di riso per risotti,
  • 1/4 di cipolla,
  • 1 noce di burro,
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva,
  • 1 dado di carne,
  • zafferano q. b.,
  • parmigiano q. b.
  • 300 g funghi porcini freschi o 75 g funghi porcini secchi da far rinvenire in acqua tiepida

Difficoltà: facile Tempi di preparazione: 40 minuti


Preparare il brodo di dado da utilizzare per la cottura del riso; far imbiondire la cipolla con il burro e l'olio, aggiungere i porcini a pezzi, il riso e mescolare facendo tostare un pochino il riso.
Aggiungere il brodo di dado poco a poco fino alla cottura del riso.
Unire il parmigiano, lo zafferano, amalgamare bene il tutto e impiattare.


Vini consigliati:
Alto Adige Müller Thurgau
Alto Adige Sylvaner

giovedì 19 luglio 2007

Il Ciambellone

Come dimenticare il ciambellone fatto dalla mamma o dalla nonna?
Eppure è' così che questo dolce è divenuto un gusto classico e a volte perfino un poco sottovalutato.
Ma perché non provare a farlo noi stessi? Semplice, ricoperto di cioccolata, o con chicchi di cioccolato nell'impasto vi sorprenderà con tante varianti. Accompagnato con del latte come dice la nostra lettrice Chiara è un gusto "intramontabile", oppure gustatelo anche con un bicchiere di vino dolce consigliato dal nostro sommelier e vi svelerà altri segreti nascosti del suo sapore.

DOSI:
  • 400 gr. di farina
  • 400 gr. di zucchero
  • 4 uova intere
  • 1 busta di vanillina
  • 1 grattugiata di limone e arancia
  • 100 gr. di burro fuso
  • 1 bustina di lievito
  • 1 bicchiere di latte
Nel mixer mettere lo zucchero e le uova, la vanillina e amalgamare il tutto.
Far sciogliere la bustina di lievito nel bicchiere di latte che poi verseremo nel mixer insieme al composto precedentemente preparato. In seguito unire la farina ed il resto degli ingredienti e miscelare il tutto. Alla fine l'impasto deve risultare liquido.
Imburrata ed infarinata la tortiera verseremo il composto girando intorno per poi infornarlo per 35 minuti.
Sfornarlo, lasciarlo raffreddare e guarnirlo con zucchero a velo e cacao dolce.

Lo Chef Maurizio Barni

Vini consigliati:

Albana di Romagna Dolce 2006 -Az. Agr. Trerè
Moscato D'Asti "Ferlingot" 2006 -Az. Agr. Arbiola


mercoledì 18 luglio 2007

Château Grillet 2000


Introduzione alla degustazione:
Château Grillet è una delle più piccole appellation della Francia e assieme a Romanée Conti, l'unica con un solo proprietario (Neyret-Gachet). Si trova all'interno dell'appellation Condrieu. Nei 3,8 Ha. si coltiva esclusivamente uva Viogner. Già nell'Ottocento Grillet veniva considerato tra i primi 5 cru di vini bianchi di Francia, anche se col tempo la sua fama è scemata, sia per la grande volubilità di quest'uva che della migliore qualità acquisita negli anni dai vini di Condrieu. Le produzioni di Château Grillet sono sempre molto basse, l'uva subisce aborto floreale che limita la quantità di acini per grappoli e la superficie ridotta dello Château fa il resto, questo può giustificare solo in parte il prezzo piuttosto elevato. I terreni, in grande pendenza e baciati dal sole, sono composti da granito e sabbia che donano sostanze nutrienti ed aqua appena sufficienti alle piante. La raccolta delle uve è quasi sempre antecedente al resto del Condrieu e questo permette di avere vini più secchi e di acidità maggiore. La fermentazione avviene in legno e i vini vengono poi lasciati per molti mesi sui lieviti, a seconda delle annate e caratteristiche del vino. Generalmente si ottengono vini ricchi e di peso sempre con acidità ben bilanciata. Il 2000 è una delle migliori annate degli ultimi anni.

Degustazione:
Colore giallo dorato chiaro, profumi di frutta tipicamente varietali: pesca e albicocca matura seguite da sentori erbe essiccate di agrumi. Più tardi escono dal bicchiere note minerali di affumicatura e di zolfo. In bocca risulta deciso e accattivante, rispecchia a pieno il naso aggiungendo all'insieme liquirizia e speziatura. Bella struttura ed eleganza, con lunga permanenza con l'acidità finale ripulisce piacevolmente il palato. Davvero un bel viogner, che regala emozioni diverse man mano che si ossigena.

Versatile negli abbinamenti: da preparazioni a base di pesce anche con salse, fino ad antipasti a base di foie gras accompagnato da frutta o erbe aromatiche. Provatelo anche con caprini stagionati e con gorgonzola di 60gg.

Alessandro Monti

martedì 17 luglio 2007

Festival di musica antica


Urbino (PU) dal 20 al 27 luglio

Al via la 39^ edizione del Concorso Internazionale e Festival di musica antica diretto da Claudio Rufa. Numerosi gli appuntamenti e gli spettacoli in programma. La scenografia è assicurata dalla bellezza architettonica di questo storico paese delle Marche.

Per il programma clicca qui


Ove allietare il palato e rifocillarsi

Il Ristorante

San Giacomo di Urbino - Prezzo medio 45 euro vini esclusi
Oltre la carta menu degustazione, vegetariano e per bambini.
Giorno di chiusura lunedì
Urbino (PU)- via S. Giacomo in Foglia, 15 tel 072258064



giovedì 12 luglio 2007

Un piccolo sfogo

Mangiando apre "l'angolo del sommelier" a cura di Alessandro Monti

Il 19 marzo sul Corriere della Sera è uscito un articolo che parlava dei corsi AIS e dei Sommelier in particolare. E' passato un pò di tempo ma ho voluto prendermi la briga di rileggerlo per cercare di capire come si possano condensare in poche righe tante corbellerie e infondere false speranze nei lettori. Si parla, riferendosi al lavoro del Sommelier, come di un settore che non sente crisi, anzi l'esortazione è quella di iscriversi ai corsi che aprono le porte a un lavoro sicuro e ben retribuito (2500-3000€) e che tali corsi avrebbero formato migliaia di esperti enologi. Fermo restando il fatto che circa il 6% dei ristoranti italiani ha sul libro paga un Sommelier, che nella stragrande maggioranza dei casi guadagna poco più di 1000€ e che enologi si diventa solo dopo aver ottenuto una laurea universitaria, mi chiedo come si possa fare tanta confusione nel parlare di una professione, quella del Sommelier appunto, della quale tanto si parla ma spesso a sproposito. Non so se sia il caso di ricordare che si diventa Sommelier accedendo ai corsi che le varie associazioni riconosciute tengono in tutta Italia.
L'AIS (Associazione Italiana Sommelier) è quella che vanta il maggior numero di iscritti e prevede 3 corsi, di livello crescente, con un esame finale che da la qualifica di Sommelier. Bisogna considerare però, che ben pochi dei praticanti i corsi svolgono in futuro la professione. Molti sono gli iscritti che li frequentano per semplice erudizione personale, altri sono ristoratori o operatori del settore che accrescono le loro conoscenze sul mondo del vino al fine di farsi trovare un pò più preparati in materia dai propri clienti. Ci sono poi coloro che lavorano nel mondo del vino: rappresentanti o agenti di case vinicole, beverage manager che provengono da altri settori merceologici e che hanno bisogno di know-how e della giusta terminologia. Infine coloro che sperano di farne una professione, ma come in ogni caso si devono scontrare con il mercato del lavoro. Sono veramente pochi coloro che intendono affidarsi ad un Sommelier alle prime armi, riservandogli spesso un ruolo di cameriere con mansioni di servire anche il vino o reclutandoli come "secondi" di un altro Sommelier.
Certo, l'apprendistato è importante, perchè Sommelier lo si diventa veramente sul campo, ma le retribuzioni sono quelle di un subalterno. A proposito di retribuzioni vorrei aprire un altro capitolo della vicenda: l'attuale dirigenza dell'AIS, al momento del suo insediamento promise che uno degli obbiettivi del mandato sarebbe stato il riconoscimento professionale della figura del Sommelier, una sorta di "Albo della professione" che avrebbe dato rilevanza e sostanza giuridica ai suoi iscritti. A distanza di qualche anno non se n'è saputo più niente e i poveri Sommelier sono null'altro che operai qualificati, ai quali è richiesta sconfinata conoscenza della loro materia, professionalità, conoscenza di lingue straniere, savoir faire, classe, e conoscenze di marketing e di acquisti oculati. Purtroppo in questo momento l'AIS è troppo impegnata nella scissione dall'ASI (Association de la Sommellerie Internationale) e nella creazione di una sua Associazione Internazionale, per occuparsi dei problemi dei suoi associati che sono sul campo e che dovrebbero rappresentare il vero motore dell'Associazione. La mia non vuole essere tanto una critica al sistema ma una semplice costatazione che, come in tutti i campi, l'interesse è più importante dell'uomo. Perchè le degustazioni più importanti vengono sempre organizzate di sabato sera o di domenica, quando tutti i Sommelier sono impegnati ad esercitare la loro professione? Che sia perchè oggi l'AIS guarda più volentieri a dottori, avvocati, imprenditori, liberi professionisti in generale, che ai propri Sommelier che sono impegnati ai tavoli di ristoranti ed hotel?

Cari ragazzi e ragazze che intraprendete corsi da Sommelier con la speranza di un lavoro sicuro e di guadagni stratosferici, non voglio scoraggiarvi e sono anzi molto felice che sempre più gente si avvicini al mondo del vino con professionalità e serietà, perchè in tanti ristoranti manca la cultura enogastronomica, ma non crediate che siano tutte rose e fiori e questo mestiere per quanto meraviglioso e gratificante ( a livello di conoscenze personali), è una continua battaglia: con i clienti, sempre più preparati e che giustamente esigono preparazione da chi gli sta di fronte, con i datori di lavoro che spesso tagliano sui budget del vino non mettendovi in condizione di crearvi una carta come piacerebbe a voi e che talvolta compromettono il vostro buon lavoro con ricarichi esagerati in carta e, per finire con le vostre associazioni che talvolta non vi supportano nel giusto modo non permettendovi, una volta diventati Sommelier, di crescere professionalmente.

Alessandro Monti

domenica 1 luglio 2007

Risotto alla crema di scampi "Fondo Oceano"
















Da oggi inizia una collaborazione con lo chef Maurizio Barni


Dosi per 4 persone: 3 etti di riso, 500 gr di scampetti misura 31/40, 4 scampi misura 16/20, una noce di burro, un cucchiaino di ketchup, 8 gocce di tabasco, 1 bicchierino di curacao blu, un pizzico di sale, 200 ml di panna.

Difficoltà: media Tempi di preparazione: 30 minuti

Fate saltare in padella la noce di burro e i 500 gr di scampetti precedentemente sgusciati, aggiungete il curacao blu e fatelo evaporare, quindi aggiungete la panna e portate ad ebollizione.
A questo punto versate il riso precedentemente bollito per 13 minuti e fatelo amalgamare con tutti gli altri ingredienti per un minuto circa. Decorate ogni singolo piatto con uno scampo grande, un ciuffetto di finocchio e insalata (lattuga e radicchio) ad incorniciare il riso.

Buon appetito.



Maurizio Barni di Fiumicino, appartiene ad una famiglia di antiche tradizioni marinare. Vi accoglierà con un sorriso e con la sua grande cordialità ma soprattutto vi farà star bene con le sue specialità di pesce rigorosamente fresco.
Frida in posa con lo Chef già degusta il momento...

Vino consigliato:
Alto Adige Müller Thurgau
Colli Orientali del Friuli Verduzzo
Collio Sauvignon
Verdicchio di Matelica

sabato 30 giugno 2007

Piazza Tor San Michele


La piazzetta al mare

Se vi è un luogo ove io e Frida possiamo sentirci a casa o dove possiamo rincorrere il gusto è in un angolo un poco nascosto di Ostia. Tutto da scoprire.
La piazza magica si nasconde alle folle del lungomare, basta attraversare la strada perché alla vista si dischiuda questo angolo del gusto italiano: venendo dal lungomare, lasciandosi il Salus alle spalle, prima ci imbattiamo in una chiesetta a sinistra, le palme che ornano la piazza, poi, l'uno accanto all'altro di fronte a noi, due perle del gusto e della tradizione italiana: Gelo sia e il Caffé degli Artisti.
L'uno, Gelo sia, gelateria dai ricercati ingredienti, pluripremiato, offre gelati, torte gelato, granite, frappé dal sapiente gusto ricercato con ingredianti adatti anche ai ciliaci o a qualunque problema di dieta.
La frutta per le numerose preparazioni è proveniente da agricoltura biologica.





L'altro, il caffé degli artisti, oltre a mostre di vario genere, offre musica e consumazioni fino a tardi. Non ultimi la cortesia e il sorriso del personale fanno di questo locale una sosta piacevole. Da provare l'aperitivo. Luca, il proprietario, vi accoglierà personalmente con la sua simpatia.
Ci piace molto lo spirito d'iniziativa di Luca, la semplicità con cui affronta il suo lavoro; ci piace l'atmosfera amichevole del suo locale, la simpatia e la professionalità del personale.
E poi diciamolo!
Luca, forse per privilegiare i suoi clienti uomini, sceglie sempre cameriere molto carine!

Caffé degli artisti
http://www.caffedegliartisti.com

Gelo sia

gelateria da asporto


Piazza Tor San Michele 6/7 Ostia Lido, Roma



sabato 23 giugno 2007

Le virtù della Passione - La collezione Kerstan


Reggio Emilia, Palazzo Magnani 7 luglio - 30 settembre 2007

Il 7 luglio si inaugura a Palazzo Magnani in quel di Reggio Emilia, la mostra "Le virtù della Passione": un’ampia selezione di 250 opere, tra grafiche, dipinti, sculture, disegni e acquerelli di Picasso, Beckmann e dell’espressionismo tedesco, Kandinskij, Rodin, Modigliani, Cézanne, Renoir, Toulouse-Lautrec e molti altri, racconteranno la storia del gusto in una raccolta d’arte simbolo delle avventure intellettuali del collezionare.

L'esposizione, curata da Sandro Parmiggiani e promossa dalla Provincia di Reggio Emilia, con il contributo di Fondazione Pietro Manodori e CCPL di Reggio Emilia.

LE VIRTÙ DELLA PASSIONE. LA COLLEZIONE DR. CHARLOTT E TISTOU KERSTAN
7 luglio – 30 settembre 2007 Palazzo Magnani, corso Garibaldi, 29 Reggio Emilia
Orari: martedì, mercoledì e domenica, 10.00-13.00; 16.00-20.00.
Giovedì, venerdì e sabato, 10.00-13.00; 16.00-23.00. Lunedì chiuso.
Biglietti: Euro 7 intero; Euro 5 ridotto; Euro 2 studenti
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0522.454437; fax 0522.444436
e-mail: info@palazzomagnani.it; web: www.palazzomagnani.it


Ove allietare il palato e recuperare energie


Il Ristorante
A Mangiare - Prezzo medio 40 euro vini esclusi
Piatti fedeli alla tradizione della cucina Reggiana, servizio accogliente e curato anche nella lista dei vini.
Giorno di chiusura domenica
Reggio Emilia (RE)- v.le Monte Grappa, 3a tel 0522433600

La trattoria
Trattoria della Ghiara - Prezzo medio 30 euro vini esclusi
Giorno di chiusura domenica
Reggio Emilia (RE)- v.lo Folletto, 1c tel 0522435755


sabato 26 maggio 2007

Bocconcini di vitello

Una classica delizia dei palati "carnivori"

Ingredienti per due: 400 g. di bocconcini di vitello 1 carota 1 cipolla 1 costa di sedano dado vegetale olio extravergine d'oliva pepe, sale, 1/2 bicchiere di vino bianco

Difficoltà: facile Tempi di preparazione: 1 ora e 30 minuti

Tagliate in modo molto sottile con un coltello per verdure (ma se avete un tritatutto non ci offendiamo!) cipolla, carota e sedano, mettete a cuocere in una pentola antiaderente con olio extravergine d'oliva e del dado vegetale, ammettiamolo insaporisce. Fate andare a fuoco medio aggiungendo dell'acqua, se necessario, per far ammorbidire le verdure.
Dopo 10/15 minuti aggiungete i bocconcini di vitello e fate cuocere aggiustando di sale e pepe in base ai vostri gusti, un pizzico di sale vale per i palati medi..
A fine cottura bagnate con il vino bianco e fatelo evaporare insaporendo così le carni.
Accompagnate il tutto con una abbondante insalata verde per completare il pasto e pulire i denti dei commensali..

Vino consigliato:
Alezio rosato
Dolcetto d'Acqui
Grignolino d'Asti
Montepulciano d'Abruzzo Cerasuolo



venerdì 25 maggio 2007

Fagottini di tacchino ripieni al formaggio

Un secondo gustoso e veloce da preparare
(tutto può essere veloce o attenta selezione di maestria, nella passione, negli ingredienti...)

Cosa mangiamo stasera? cosa abbiamo in frigo?
Vediamo! una confezione di petti di tacchino e delle sottilette..
Idea! prepariamo dei fagottini.

Ingredienti per due:
n. 4 fette di petto di tacchino
n. 4 sottilette (o qualunque altro formaggio dolce)
n. 6 foglie di salvia fresca
Farina, olio extravergine d'oliva, sale

Difficoltà: facilissimo Tempi di preparazione: 15 minuti

Infariniamo ogni fetta di petto di tacchino sul lato esterno, mettiamo una foglia di salvia all'interno (per noi di produzione propria direttamente dal nostro terrazzo, che profumo!), disponiamo una sottiletta e chiudiamo con uno stuzzicadenti (se li abbiamo! altrimenti nulla!).
Facciamo scaldare in una padella antiaderente dell'olio extravergine d'oliva avendo cura di mettere anche due foglie di salvia per evitare gli schizzi fastidiosi dell'olio caldo (funziona! E' il nostro segreto non lo dite in giro), poi mettiamo a cuocere i fagottini a fuoco medio per 7/10 minuti e salare a piacere.

Vino consigliato:
Chianti Colli Senesi
Dolcetto d'Acqui

domenica 29 aprile 2007

Calorie: queste sconosciute.

Quanto si parla di calorie? Quanti discorsi vengono conditi da tale parola?

MA COSA SONO??

iStockphoto

Alcuni hanno un'idea vaga di cosa siano, quindi vale la pena approfondire un pò l'argomento. Non essendo degli esperti utilizzeremo fonti prese da questo inesauribile mondo che è il web, scegliendo quelle che, a nostro parere, sono le più attendibili: Wikipedia, Melarossa e testimonianze di alcuni specialisti.

Prima di tutto una definizione: la caloria (o piccola caloria, simbolo cal) è un'unità di misura
dell'energia. Viene definita come la quantità di calore necessaria ad elevare da 14,5 a 15,5 °C la massa di un grammo di acqua distillata a livello del mare (pressione di 1 atm).

In biologia o in nutrizione la grande caloria (Cal o kcal), equivalente a 1000 cal, indica l'apporto energetico di un alimento. La determinazione dell'apporto calorico deve essere fatta in riferimento allo zucchero, che è l'alimento naturale di più semplice assimilazione. Tenendo conto che un g. di zucchero sviluppa 3,92 Kcal, un grammo di proteine circa 4 Kcal e un grammo di lipidi circa 9 Kcal, tutti gli altri alimenti devono essere rapportati ad essi per calcolarne l'apporto energetico.

Quando nasce il concetto di caloria?

J. P. Joule definì per primo il concetto di caloria nel 1850, in base a un esperimento chiamato "mulinello di Joule".
Il dispositivo sperimentale era composto da un recipiente contenente un kg di acqua alla temperatura di 14,5°, in cui vi era immerso un dispositivo costituito da delle "palette" fissate a un "albero" centrale capace di ruotare attorno al proprio asse. Attorno all'albero erano avvolti due fili passanti ciascuno per una carrucola, e a ciascuna estremità vi era un peso. I pesi scendendo per forza di gravità facevano ruotare per mezzo del filo l'albero a cui erano fissate le palette che, provocando un movimento dell'acqua, ne facevano innalzare la temperatura.

In base a questo esperimento Joule definì quindi la caloria (grande caloria, cioè Cal) come la quantità di calore necessaria per far alzare di 1 °C un kg di acqua, da 14,5 °C a 15,5 °C.

Alcuni dati:

  • 1 grande caloria = 1 Cal = 1 kcal = 4185,5 J = 4,1855 kJ
  • 1 piccola caloria = 1 cal =4,1855 J
Più avanti parleremo di Etichette Nutrizionali, Apporto Calorico Medio Giornaliero e Fabbisogno Energetico Umano.

domenica 22 aprile 2007

Preparare il corpo al sole



Fervono i preparativi per godere dell'estate e del sole in particolare

Sport all'aria aperta per abbattere la "pancetta" accumulata durante l'inverno, gli appuntamenti presi al centro benessere... le basi di abbronzatura da approntare con il lettino o la lampada UV.
Nella corsa alla preperazione al nostro "edonismo estivo" ci viene in soccorso la scoperta ed il lancio di un nuovo prodotto che gli strateghi del marketing ci indicano indispensabile e lusinghiero dei migliori canoni estetici: pelle perfettamente nutrita e sana, base per abbronzature solari perfette di una naturalità unica!

La sua diffusione non poteva che partire da chi dell'immagine ne fa un mestiere: modelle, attori e attrici, VIP. Ma, nonostante i prezzi di questo prodotto, ormai tutti lo agognano e sono disposti a tutto pur di averlo...a qualunque costo!

Medici, scienziati, specialisti, personale appena diplomato dei centri estetici per la diffusione e somministrazione di questo incredibile ri-trovato sono tutti d'accordo: inserirne nella propria dieta una al giorno.
Una sola per tutta la primavera e, se lo si desidera, prolungare questo trattamento intensivo, per tutta l'estate. Senza controindicazioni! Lavata sotto l'acqua fresca e mangiata senza raschiarne troppo la superficie ci darà il massimo dei nutrienti, dissetandoci e non sbilanciando in alcun modo le calorie della nostra dieta. E poi centrifughe, pinzimoni (qui le calorie sono maggiori) per i palati più sopraffini.

I geni della pubblicità ci vorrebbero raccontare che da questo unico prodotto, con 33 calorie all'etto, possiamo avere benefici al fegato, alla pelle, agli occhi prevenendo arrossamenti e acuendo addirittura la vista. Decantano vitamine quali la A (betacarotene), B, C, PP, D, E e sali minerali quali potassio, ferro, calcio e fosforo. Coadiuvante tradizionale per favorire l'abbronzatura, i problemi di vista, importante antiossidante, facilita la crescita e mantiene sana la pelle. Regolazione intestinale, prevenzione contro le rughe. Antinfiammatorio per sfoghi cutanei e screpolature della pelle.

Si vabbé chi più ne ha più ne metta. Non possiamo credere alla pubblicità ed agli slogan. Sappiamo, noi, che queste "trovate" sono fatte per mistificare il prodotto e distoglierci da questi prezzi incredibili, questo biglietto che vorrebbero obbligarci a pagare per la nostra bellezza: 51 centesimi di euro per sette dosi (una al giorno) che abbiamo testato personalmente per i nostri lettori in un supermercato Coop di Roma.
Non crediamo a tutto ciò che ci propina la pubblicità, e stiamo alla larga da queste facili soluzioni "tutto in uno" "risultati incredibili", carota (il suo nome commerciale) è solo l'ultima trovata dell'industria del marketing!

Karotòn il nome che gli antichi greci davano a questo ortaggio. Guerrieri e modelle degli scultori dell'arte della mitica bellezza greca compresi!

martedì 17 aprile 2007

Afrodita

Afrodita di Isabel Allende

Una amica mi ha regalato questo libro appena uscì e lo lessi con interesse e divertimento.

E' un libro diverso per l'autrice, fatto di tante cose, ma con un solo "fil rouge": l'amore.

Un libro di ricette cucinate con cura, attenzione per l'altro, amore, sensualità, condite con cultura, tradizione, cibi sani e spezie antiche.

Ricette a volte improbabili o non riproducibili per la particolarità degli ingredienti, ma varrebbe la pena provarle!

Il segreto sta nel "contorno", nell'atmosfera, nelle bevande e nei pensieri positivi e profondi di chi prepara le pietanze.

Magari non riusciremo a trovare un ingrediente specifico o una spezia, tipici di terre lontane.... ma sapremo cucinare una pietanza prelibata per il nostro uomo mettendoci l'unico ingrediente che possiamo trovare con certezza: l'amore.

Dolce lettura!

Afrodita - Isabel Allende
Edizione Feltrinelli, I edizione anno 2000.

venerdì 13 aprile 2007

I giardini nascosti




Primavera

I fiori fioriscono e i giardini esplodono.
Le giornate si allungano e ci riappropriamo del tempo e degli spazi. Spazi all'aperto in ogni dove, città, campagna, escursioni, parchi. Giardini.
Che piacere essere baciati dal sole, in un giardino pubblico. Uff se solo quelli là non avessero tanto da urlare...

Ma esistono dei giardini che al pubblico non sono aperti. Giardini privati lussureggianti conservati unicamente per i loro proprietari.
Che apriranno i loro cancelli al pubblico dal 19 aprile al 1° luglio.
E allora se vogliamo andare oltre quel semplice verde a volte un pò monotono per vedere componimenti e colori ben più articolati....shhhh bussate piano e vi sarà aperto.
La natura ha creato per Noi. Lo ha fatto in silenzio!

"I Giardini Nascosti" è un evento realizzato da alfa international in collaborazione con la Regione Lazio ed ha luogo in svariati giardini sparsi nel Lazio, ognuno con date precise e dedicate.
Ammirerete giardini privati e tenute importanti di proprietà di famiglie quali i Conti Caracciolo, la Marchesa Misciattelli etc. etc. ai quali si deve la conservazione di questi giardini.

Dopo il successo di pubblico del 2006, ogni sabato e domenica.
Alcuni giardini offriranno brunch e degustazioni.

http://www.alfa-international.it/giardininascosti/index2.htm

SILVESTRO LEGA I Macchiaioli e il Quattrocento

Forlì, Museo di San Domenico, 14 gennaio - 24 giugno 2007

L'Abbazia di San Mercuriale - Foto distribuita sotto libera licenza GNU

Silvestro Lega, nato a Modigliana in provincia di Forlì nel 1826 e morto a Firenze nel 1895, visse e sviluppò la sua arte nella complessa Italia della seconda metà dell'Ottocento.
Ambizioso a livello politico, mantenne sempre quella vena bohémienne tipica degli artisti del tempo.

I suoi ritratti sulla tela erano delicati e indugiavano nella rappresentazione della intimità familiare, come una lezione di canto o una merenda in giardino catturando con puntualità, oltre l'immagine, la semplicità delle situazioni rappresentate.
Soffrì molto: per amore, per la politica, per l'attesa di un riconoscimento alla sua arte che non arrivò mai e forse proprio questa sofferenza gli fece mantenere una semplicità di espressione che oggi colpisce al cuore. E i curatori della mostra dedicata a Silvestro Lega hanno dato risalto alle sue opere che maggiormente colpiscono i sentimenti senza dimenticare di dare risalto a quello spirito risorgimentale che ha pervaso e caratterizzato tutta la vita dell'artista.

Solo sessanta opere del Lega ma scelte con cura, affiancandole ad altri Macchiaioli come Fattori, Signorini, Abbiati, Puccinelli e altri tra i quali però la personalità e l'arte di Lega restano assolutamente autonome.

L'idea interessante dei curatori, in particolare di Paolucci, Mazzocca e Matteucci è stata quella di affiancare le opere di Lega e degli altri Macchiaioli a quelle degli artisti del Quattrocento toscano come Ghirlandaio e Piero della Francesca in quanto luci, tonalità, impostazione dei ritratti, e tanti altri particolari lasciano pensare che gli artisti dell'Ottocento trovassero ispirazione negli antenati fiorentini.

Forlì, Musei San Domenico
Piazza Guido da Montefeltro, 2
Costo del biglietto: 9 euro
Durata: dal 14 gennaio al 24 giugno 2007

Ove allietare il palato e recuperare energie

Il Ristorante
Casa Rusticale dei Cavalieri Templari - Prezzo medio 45 euro vini escl. (previsti menu a degustazione a prezzi fissi)
Delizia il palato la romagnola tradizione culinaria nel delizioso giardino interno...attenta e curata la cantina. Strozzapreti da non perdere.
Giorno di chiusura domenica e lunedì
Forlì (FC)- v.le Bologna, 275 tel 0543701888

La Trattoria
Osteria Nascosta - Prezzo medio Euro 20.00 vini escl.
Genuinità nel cibo e degli arredi. Tortelli, formaggi e affettati nella piena tradizione romagnola.
Giorno di chiusura domenica e lunedì
Forlì (FC)- via De Amicis, 1 tel 3474048746

lunedì 9 aprile 2007

Insalata di mezze maniche



Come preparare un piatto completo e primaverile

Ingredienti per 2:
175 gr di mezzemaniche (rigate, consigliamo quelle trafilate al bronzo)
100 gr di pomodori ciliegina

200 gr di gamberetti
1/2 cetriolo

30 gr di pecorino fresco
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
foglie di basilico fresco
qualche foglia di mentuccia fresca
sale e pepe a piacimento

Difficoltà: facilissimo Tempo di preparazione: 15 minuti
Dopo la inevitabile scorpacciata di Pasqua, ci siamo concessi un piatto fresco, primaverile, facilissimo da preparare.
Abbiamo preso dei gamberetti (perfetti anche quelli surgelati) li abbiamo scottati 1 minuto nell'acqua bollente messa su per cuocere la pasta e li abbiamo amalgamati ai pomodorini ciliegina tagliati a metà, a fettine di cetriolo, al pecorino fresco tagliato a dadini, al basilico e alla mentuccia freschi, sale e pepe a piacimento e olio extravergine di oliva ottenendo così questo risultato:


Questa insalata di gamberetti è buona da mangiare anche sola o come condimento alla pasta.
Una volta scolata la pasta al dente l'abbiamo versata insieme al condimento e scaldata un minuto in una padella.
Nota: per una ricetta più estiva, si può scolare la pasta e raffreddarla sotto l'acqua corrente ottenendo così un'insalata di pasta fredda.
Buon appetito!

Valori nutrizionali: circa 580 calorie a porzione
Vino consigliato: un sauvignon o un bianco leggero